L’allaccio del gas è la procedura che collega il tuo impianto alla rete di distribuzione del gas. Consiste sostanzialmente nell’installazione del contatore, che viene posato in seguito alla verifica dell’omologazione dell’impianto in casa, che deve già essere terminato e certificato dal tecnico specializzato. Una volta terminata l’installazione del contatore, viene assegnato un codice unico e invariabile, il PDR, che andrà a identificare la posizione del contatore.
Se hai appena cambiato casa e hai bisogno di un allaccio del gas, in questo approfondimento ti spiegheremo quali sono i passaggi da seguire, i documenti necessari e i costi associati.
Se nella tua nuova abitazione non è ancora presente il contatore del gas (o se non hai nemmeno predisposto l’impianto), dovrai contattare il tuo fornitore per eseguire una richiesta di allaccio. Se invece il contatore gas è presente, l’operazione che devi fare è, a seconda dei casi, una prima attivazione o un subentro. Una volta ricevuta la tua richiesta, il fornitore attiverà il distributore locale per procedere con i lavori. Qualunque sia la tua situazione, per compiere l’allaccio del gas dovrai necessariamente seguire una serie di passaggi. Vediamoli insieme!
Per procedere alla richiesta di allacciamento del gas, la prima cosa da fare è rivolgersi al tuo fornitore. Una volta ricevuta la comunicazione, il fornitore avrà due giorni di tempo per inviarla al distributore.
Una volta presa in carico la richiesta, la società di distribuzione ti contatterà per stabilire data e ora del sopralluogo. In questa fase il tecnico incaricato stabilirà le specifiche dell’intervento, la posizione di installazione del contatore e le indicazioni tecniche per la sua predisposizione.
Successivamente al sopralluogo, riceverai la richiesta di preventivo (di solito tramite posta o e-mail) da parte del fornitore per conto del distributore, dove saranno indicati l’importo dei lavori a tuo carico ed eventuali comunicazioni tecniche. Una volta accettato il preventivo, potrai procedere al pagamento per dare inizio ai lavori.
Dopo aver provveduto al pagamento, sarai contattato per stabilire la data di inizio dei lavori. Una volta terminati, ai sensi della delibera 40, dovrai compilare i moduli per gli accertamenti di sicurezza dell’impianto, da mandare al distributore per l’attivazione della fornitura.
Se l’esito della documentazione è positivo, prima di procedere all’attivazione occorrerà stabilire una prova di tenuta dell’impianto, obbligatoria per verificare che non siano presenti perdite o altri potenziali rischi. Dopo aver ricevuto segnalazione positiva, potrai finalmente procedere all’attivazione.
Per poter dar seguito alla tua richiesta, in sede di domanda il fornitore ti chiederà di fornirgli una serie di documenti:
- i tuoi dati anagrafici: nome, cognome e codice fiscale
- un documento di identità in corso di validità
- l’indirizzo della fornitura
- destinazione d’uso della fornitura
- recapiti dell’intestatario (e-mail e numero di telefono)
- la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con i dati catastali dell’immobile
Mediamente la spesa per un allaccio gas è molto variabile e può andare dai 200 ai 1.600 euro.In linea generale, i costi dipenderanno dalla complessità dei lavori e dalla difficoltà di installazione.
Anche le tempistiche subiranno delle variazioni in base al tipo di lavori che verranno eseguiti. Una volta ricevuta l’accettazione del preventivo, il distributore dovrà procedere all’allaccio del gas:
- entro 10 giorni lavorativi in caso di interventi semplici (è il caso della sola posa del contatore)
- entro 60 giorni lavorativi in caso di interventi complessi
Se vuoi richiedere l’allaccio del gas ma non vuoi attivare subito la tua fornitura, potrai inoltrare la richiesta direttamente al distributore della tua zona. Una volta ricevuta la richiesta, il distributore avrà 15 giorni di tempo per inviarti un preventivo in caso di un intervento considerato semplice, intervallo che potrà crescere fino a 30 giorni per un intervento giudicato complesso.